sulla cometa

pensieri a caso, e neanche costanti.


Venerdì sera ho camminato. Da corso Lodi (MM Brenta) a corso Italia (MM Missori), per andare a prendere mio marito al lavoro, e da lì andare a casa in macchina.
Ci ho messo 40/50 minuti, al passo che in palestra, sul tapis roulant, mi teneva nella fascia "bruciare calorie". Mi sono divertita: ho visto dei bei negozi, tra cui uno che vendeva un vestito da sera *meraviglioso*, che se avessi avuto 4 taglie in meno sarei entrata dritta a comprarmelo... e la torre Velasca vista da sotto e immersa nella nebbia è affascinante. Mi sono fermata a leggere il menu del sushi dining Izu, a guardare tutte le vetrine con le scarpe, e in più, con i miei guantini nuovi comprati a Palermo, non ho neanche avuto freddo.
Il guaio è che non mi capita più tanto spesso di camminare... anzi, si può tranquillamente dire che non cammino mai. E così sono due giorni che ho le gambe di legno. Una fatica boia ad alzarmi dal divano... ;)
E infine, per festeggiare il fatto che uno dei clienti di Dario ha finalmente pagato la fattura di novembre, e anche a causa di un frigorifero desolatamente vuoto, ci siamo fermati a provare il Grappomagno. Si mangia bene, e l'ambiente è carino. E poi è a circa 200 metri da casa nostra ;)
Insomma, una bella serata. Ogni tanto ci vogliono :)
Speriamo che il 2007 ne sia ricco.

Ecco l'aggettivo che ho scelto per me nel journal di Lainie. Che tra l'altro ho scoperto essere una fantastica artista... accidenti, che talenti incredibili ci sono in questo gruppo! Mi sento sempre più inadeguata. Ma ci si convive lo stesso ;)
Comunque, sono minimalista.




O forse no? (questo è il retro della pagina, non si vede dalla foto ma è tutto bianco e oro, i colori che amo di più).



L'idea era proprio quella di essere contraddittoria, ma anche la parte creativa alla fine è rimasta abbastanza minimal.
Il succo è che mi presto a diverse interpretazioni. Io, come anche quello che faccio: qualcuno potrebbe pensare che le mie creazioni sono grafiche ed eleganti, qualcuno che sono invece pigre e buttate lì. Anch'io penso entrambe le cose delle mie creazioni, e non sempre in momenti diversi.

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Il prossimo week end, approfittando del ponte di S. Ambrogio, avevamo una mezza idea di andare a Roma. Beh, più che mezza, era un'idea completa.
Peccato che non riusciamo a trovare un albergo che abbia posto.
La cosa è tristissima: per una volta che avevamo deciso di far qualcosa, eccoci di nuovo al palo.
Io mi accontenterei, credo, di una gita a Serravalle -e magari, il giorno dopo, a Sirmione o qualche altro luogo ameno raggiungibile in scooter. Ma Dario non ha ancora rinunciato del tutto.

Allora siete sicuri che non volete la Galassia?

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Ovvero, se copiate quello che ho scritto vi colpiranno sette anni di sfortuna e, allo scadere dei sette anni, romperete uno specchio.