sulla cometa

pensieri a caso, e neanche costanti.


In queste settimane di rinnovata frequentazione mattutina della tangenziale est, pensavo che avrei finalmente avuto l'occasione di incrementare un po' la più inspiegabile delle mie collezioni, quella dei nomi dei camion dell'Esselunga.
Dico "inspiegabile" perchè, come fanno tutti, ora mi si chiederà in cosa consiste, e spiegarlo non è una passeggiata. Comunque, già che ne ho parlato, sarà meglio che ci provi.
Dovete sapere che alcuni camion gialli dell'Esselunga (quelli grossi, non quelli piccoli del "clicca il pomodoro", che ti portano la spesa a domicilio) non hanno solo un numero identificativo, ma anche un nome. Si trova (quando c'è) in basso a destra sulle fiancate, proprio sotto il numero identificativo del camion.
La prima volta che ne ho visto uno mi ha colpito, si chiamava "sulla via di damasco". Ci ho pensato per un po' e ho cominciato a farci caso. Solo dopo un paio d'anni ho deciso di segnarmeli. Ora ne ho 24, ma so che ce ne sono altri in giro... solo che sono decisamente più numerosi i camion senza nome.
Una volta ho perfino scritto una mail al servizio clienti dell'Esselunga, chiedendo come venivano assegnati e da chi, e ho ricevuto una ridicola risposta assolutamente insoddisfacente da qualcuno che forse non sapeva neanche di cosa stessi parlando ("vengono assegnati dalla direzione" non è esattamente esplicativo, e non dice con che criterio, nè perchè, nè quanti ce ne sono, nè nessuna delle cose che avrei voluto sapere).
Comunque nel tempo credo di aver identificato almeno tre filoni: battaglie famose (es. "i dardanelli", "roncisvalle", "austerlitz 1850"), personaggi storici (es. "adam smith", "marco polo", "orazio nelson"), e Milano (es. "porta romana bella", "oss bus", "el magnan"). E poi ci sono quelli ancora incomprensibili, come "mandrake", "midway", "nel segno di mercurio", chissà di che serie fanno parte. Tra l'altro, tutto rigorosamente in minuscolo, che è un'altra cosa che *adoro*.
E ogni tanto mi chiedo: sono solo io che li ho notati? Sono tanto strana ad esserne incuriosita?
E perchè diamine ce ne sono così pochi in giro? In due settimane, ho trovato solo tre nomi nuovi.

Quando ho fatto il mio primo colloquio nel posto in cui lavoro, la titolare tra le altre cose mi ha chiesto: "tu cosa collezioni?" (non credo che facesse parte delle domande standard per l'assunzione. O per lo meno, in anni di colloqui di lavoro questa è stata la prima volta che me lo sono sentita chiedere). Ho trovato molto carino il fatto che desse per scontato che io collezionassi qualcosa. Poi l'ho conosciuta meglio e ho capito il perchè, ma questa è un'altra storia ;) .
Quindi, cos'altro colleziono?
Burrocacao, o in generale balsami per le labbra. Di questi ne ho 30, e li uso tutti. Una volta l'uno, una volta l'altro... così non finiscono mai e io ho sempre un sapore diverso in bocca.
ATC, che sono fatte apposta per essere collezionate. Non le ho mai contate, ne avrò un centinaio o due.
Confezioni di fiammiferi con la pubblicità di posti (in genere alberghi). In realtà è una collezione in via di estinzione, un po' perchè non viaggio più tanto, e poi perchè se mi servono li uso. Però va bene così, a volte mi viene l'ansia da incendio accidentale.
E poi ci sono quelle cose che tendono ad accumularsi in periodi vari senza che ci sia dietro un preciso disegno... come i rossetti, gli smalti, la carta da scrapbooking, le cartoline pubblicitarie, i docciaschiuma.
E ho circa tremila carte telefoniche usate da tutto il mondo. Davvero nessuno le vuole? Faccio un ottimo prezzo.

Etichette:

1 risposte a “collezioni”

  1. # Blogger barbara

    i tuoi post non sono mai banali nè convenzionali...è per questo che adoro leggerti!  

Posta un commento



© 2006 stellacometa | template by Gecko&Fly.
No part of the content or the blog may be reproduced without prior written permission.
Ovvero, se copiate quello che ho scritto vi colpiranno sette anni di sfortuna e, allo scadere dei sette anni, romperete uno specchio.